Schwazer: “Il trionfo più bello. Più che tornare a marciare, contava la mia innocenza”
Schwazer: “Il trionfo più bello. Più che tornare a marciare, contava la mia innocenza”
Il marciatore: “Non avrei sopportato il marchio di dopato a vita. Tokyo? Devo capire il percorso giusto da fare”
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