Il destino di Manu Kone
Il destino di Manu Kone SportCafe24.com Il posto dove vivi segna chi sei e, in qualche modo, cosa farai. Un mio amico, a Londra, vive in un appartamento che si affaccia su un grande snodo ferroviario. Il figlio guarda tutti i giorni i treni passare, li saluta, conosce gli orari. Dice che da grande vorrà fare il capotreno. La casa di Manu Kone, a Parigi, si affacciava proprio sullo Stade de France, lo stadio più grande del paese, lo stadio della nazionale. Insieme a mamma e papà, Alexandre e Therese, e ai suoi cinque fratelli, il ragazzino si affacciava dal balcone. Guardava la gente andare allo stadio, sentiva i cori, distingueva le urla di gioia da quelle di dolore. Sentiva il rumore del pallone. “Mi implorava di portarlo in strada a giocare – racconta la sorella Vanessa – aveva sempre un pallone con sé”. Il posto dove vivi è un po’ un segno del destino. E Manu Kone, quel destino, se lo sta prendendo. Manu Kone. Fonte Foto: Fantacalcio.it Le idee chiare di Manu Kone “Iniziò a giocare in una squadra di quartiere a Villeneuve-la-Garenne, l’AVGFC. Dopo un po’ ci chiamò, ci disse che voleva diventare un calciatore e che dovevamo aiutarlo”. Raccontano così i fratelli maggiori Stéphane ed Hermann. In quegli anni Koné si è iscritto ...
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