Daniele De Rossi: l’illusione di essere profeta in patria
Daniele De Rossi: l’illusione di essere profeta in patria SportCafe24.com Daniele De Rossi è arrivato alla Roma tra lo scetticismo generale al posto di Mourinho. L’ex centrocampista era reduce da una prima esperienza disastrosa in B, alla Spal, terminata con un esonero e da più parti si riteneva la scelta inadeguata. Inizialmente i risultati hanno smentito i critici. La Roma, rimodulata dal neo tecnico, dette delle buone risposte. Poi, però, i limiti iniziarono a manifestarsi. Attualmente nelle ultime 12 gare della gestione De Rossi, i giallorossi hanno vinto appena una volta, contro il Genoa tra campionato e coppa. Proprio quel Genoa che ha allungato la serie negativa dei giallorossi con il pareggio al 96′. L’esonero del tecnico, dunque, pur sorprendente per tempistiche, non lo è se si analizza la sua gestione. De Rossi: personalità senza qualità De Rossi è senza dubbio un tecnico di personalità. Lo ha dimostrando lanciando Svilar prima e Pisilli poi. Tuttavia, è evidentemente un tecnico dalle idee limitate. La fase difensiva dei giallorossi è da film horror fin dal suo arrivo e non è mai migliorata. Inoltre, il tecnico sembrava essersi incartato in quella che era nata come la “coppia dei sogni” ed è subito diventata staffetta. Parliamo ovviamente della gestione Soulè-Dybala. Ora è chiaro che il classe 2003 era stato preso per sostituire Paulo e non per giocarci insieme. Tuttavia, il dietrofront dell’ex Palermo ...
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