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Elia Caprile, il bambino che voleva fare il portiere

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Elia Caprile, il bambino che voleva fare il portiere SportCafe24.com Il destino deve mettersi proprio di impegno per far combaciare certe cose. Deve avere fantasia, ma soprattutto pazienza. Deve saper aspettare e poi, quando meno te lo aspetti, sprigionare il tutto. Minuto 35 della partita tra Juventus e Napoli, risultato fermo sullo 0 a 0. Alex Meret si fa male, problema di natura muscolare si verrà a sapere poi, Antonio Conte si gira e guarda Elia Caprile. Il ragazzo, classe 2001, si scalda, si mette i guantoni, entra. Te lo saresti immaginato così l’esordio con la maglia del Napoli, in una delle sfide più sentite della stagione, nella casa del tuo idolo Gigi Buffon? Elia Caprile. Fonte Foto: AreaNapoli.it “Io voglio fare il portiere” Veronese, cresciuto a San Zeno di Montagna, Napoli è lontana, lontanissima dal giovane Elia Caprile. Lo sente solo nell’accento di papà, “ma se lo senti parlare in dialetto vuol dire che c’è qualcosa che non va, perché vuol dire che sta per arrivare qualche sgridata”. I primi calci a sei anni, un’età in cui nessuno, parliamoci chiaro, vuole fare il portiere. Se finisci tra i pali i motivi sono due: o è perché sei troppo scarso per giocare con gli altri, oppure perché lo vuoi veramente. “Ai primi allenamenti mi hanno fatto fare l’allenamento classico, del bambino che gioca fuori – ha raccontato in questa video intervista ...




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