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Rivaldo, da numero a desaparecido: la discesa di un’icona

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Rivaldo, da numero a desaparecido: la discesa di un’icona SportCafe24.com Rivaldo Vítor Borba Ferreira, Questo il suo nome all’anagrafe. Ma tutti l’hanno sempre conosciuto come Rivaldo. E non si sta certo parlando di uno qualsiasi, bensì di un calciatore che, nella sua epoca, è stata una vera e proprio icona. O forse addirittura il più forte. La sua discesa però è stata inattesa, incredibile e, a dirla tutta, molto triste. Non resta che analizzare, perché di cose da sviscerare ce ne sono davvero tantissime. Una carriera costellata di trionfi Cresciuto scalzo, tra le favelas e nella povertà più assoluta, ha sempre combattuto per realizzare il suo sogno di diventare calciatore. Dopo mille diatribe, tra cui la perdita del padre, è rimasto in Brasile fino al 1996, indossando le maglie di Mogi Mirim, Corinthians e Palmeiras. Poi ecco l’approdo in Europa, più precisamente in Spagna: una stagione al Deportivo La Coruna (21 reti segnate e terzo posto in classifica) e poi il quinquennio al Barcellona, dove è letteralmente entrato nella storia. Rivaldo è stato un trequartista tanto tecnico quanto duttile, vista la sua capacità di ricoprire più ruoli. Il brasiliano, ...




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