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Città di Castello: via libera al nuovo regolamento sul gioco, distanziometro a 500 metri dai luoghi sensibili

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A Città di Castello, nella provincia di Perugia, il nuovo regolamento comunale sul gioco è stato approvato in consiglio con votazione a maggioranza, no della Lega, astensione di Fdi e del consigliere Massimo Minciotti Pd. Il documento è composto da 16 articoli e dispone il divieto di apertura di sale da gioco, sale scommesse e pure la nuova collocazione di apparecchi per il gioco lecito in locali che si trovino a una distanza inferiore a 500 metri da istituti scolastici di ogni ordine e grado, strutture residenziali o semi residenziali di natura sanitaria o socio-sanitaria, dai luoghi di culto, dai centri socio ricreativi e sportivi, centri di aggregazione giovanile o altre strutture frequentate principalmente da giovani e terminal dei bus. "Attraverso la disciplina, vengono previste misure di controllo e monitoraggio anche con lo scopo di prevenire frodi, manipolazioni o comportamenti illegali". Nell’elaborato sono indicati i requisiti dei locali dedicati al gioco lecito e le misure cui devono attenersi. Un articolo a parte è riservato alle sovvenzioni economiche a beneficio dei cittadini "le cui finanze siano state gravemente dissestate dal gioco patologico", che il Comune "si riserva di concedere dietro richiesta, vincolata a un percorso terapeutico di sostegno e cura al Servizio Dipendenze dell’Usl Umbria". Il regolamento riconosce al sindaco la facoltà di "disciplinare gli orari di apertura delle sale da gioco e le fasce orarie di funzionamento degli apparecchi da gioco con vincita in denaro, mediante specifica ordinanza". Il primo cittadino, inoltre, può anche stabilire "l’obbligo di chiusura infrasettimanale del locale o in occasione di particolari periodi dell’anno". Vietate le "insegne con denominazione “Casinò”, “Casa da Gioco” o espressioni simili; e l’esposizione, ...




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